Bonus donna 2020: l’incentivo per assumere le donne disoccupate

Importanti agevolazioni previdenziali sono previste per l’assunzione di donne di qualsiasi età prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi se residenti nelle regioni ammissibili ai finanziamenti dei fondi strutturali UE e nelle aree ad elevato tasso di disparità uomo-donna e per le donne di qualsiasi età prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi ovunque residenti.

Ad usufruire del bonus, corrispondente ad uno sgravio del 50%, possono essere tutti i datori di lavoro, con esclusione dei contratti di lavoro domestico. Vanno assunte le donne prive di impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi se residenti in aree svantaggiate o con una professione di un settore economico caratterizzato da un’accentuata disparità occupazionale di genere, superiore al 25%; le donne prive di impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi, ovunque residenti; le donne disoccupate da oltre 12 mesi con almeno 50 anni di età, ovunque residenti. L’incentivo è usufruibile per 12 mesi, nel caso di contratto a tempo determinato; 18 mesi, nel caso di contratto a tempo indeterminato; 18 mesi complessivi, nel caso di assunzione con contratto a tempo determinato trasformato in tempo indeterminato.
Per ottenere il bonus donna, il datore di lavoro dovrà effettuare la comunicazione all’INPS.

Con la legge di Bilancio 2021 è stato potenziato questo incentivo, già previsto dalla legge Fornero (L. n. 92/2012). Lo sgravio raddoppia, venendo riconosciuto nella misura del 100% in tre anni, entro l’importo massimo pari a 6.000 euro annui.

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